SAM PAGLIA: Hammond C3 organ
Fin da bambino è appassionato di musica, disegno e cinema. Muove i primi passi sul pianoforte dall’età di 8 anni. Ascolta dischi di opera, country, blues e jazz e comincia a riprodurre ad orecchio le melodie che più lo affascinano. Sembra però che sia il disegno ad avere la meglio e nel 1985 si iscrive all’Istituto d’Arte di Urbino sezione disegno animato. Nel 1991, conseguita la maturità, si trasferisce a Londra dove inizia a lavorare in alcuni studi pubblicitari come disegnatore. Riprende lo studio del piano e la passione per il jazz. La permanenza nella grande città lo avvicina alla musica dal vivo e cresce la passione per l’organo Hammond. L’esplosione del fenomeno musicale denominato “Acid Jazz” contribuisce a rimettere in circolo musicisti attivi negli anni ‘60 e Sam ha l’occasione di vedere alcuni giganti dell’Hammond jazz esibirsi in città: Jimmy Smith, Jack McDuff, Jimmy McGriff, Reuben Wilson, Lonnie Smith. Continua a lavorare come disegnatore fino al 1995, anno in cui viene assunto dalla casa di produzione Amblimation per il lungometraggio “Balto”. Durante questo periodo però la febbre da Hammond sale al punto che Sam decide di comprarsi un organo Hammond, spedirlo in Italia e licenziarsi. Tornato in Italia, senza lavoro, senza soldi e con una compagna, decide di concentrarsi sull’idea di formare un gruppo e cominciare a lavorare nei locali della Riviera Romagnola. Nasce così nel 1996 il gruppo “Soul Circle” composto da Sam all’organo, la fidanzata Sharon alla voce, Bob Dusi alla chitarra, Chicco Capiozzo alla batteria e Giulio Aloisi (o Gabriele Medri ) al basso elettrico. Il gruppo lavora bene, ma in testa Sam ha un progetto più ampio: incidere un disco a suo nome, un disco di sole composizioni originali, pensato e scritto come se si trattasse di una colonna sonora di un film immaginario. La passione per il cinema blaxploitation e per l’organo Hammond in tutte le sue declinazioni (jazz, funk, gospel, bossanova), trova sfogo in questo primo disco autoprodotto intitolato “B-movie heroes” (eroi del cinema di serie b). “B- Movie Heroes “ esce per la prestigiosa etichetta Irma Recods nel 1998 e in breve tempo Sam viene associato a quello che verrà definito il genere più trendy del momento: il Lounge made in Italy. Il disco successivo decreta il riconoscimento definitivo dell’arte visionaria di Sam, il disco manifesto della nuova Generazione Cocktail: “Nightclubtropez”(Irma, anno 2000). Con questo disco nasce l’esigenza di lavorare con un organico solido e snello capace di viaggiare mantenendo costi abbordabili , versatilità e impatto sonoro sempre di qualità. Nasce così la prima formazione del Sam Paglia Trio con Sam all’organo, synth e Clavinet, Christian (Mr.) Canducci alla batteria e Enrico Farnedi alla tromba e basso elettrico. Il Trio nel giro di pochi anni diventa un punto di riferimento dell’Hammond sound made in Italy. L’attività live si estende oltre i confini, Svizzera (Montreaux jazz Festival) , Russia, Austria, Croazia, Spagna, Inghilterra . La formazione del Trio è cambiata diverse volte: il fratello Simo Paglia alla batteria è subentrato nel 2005, Alex Scala al sax dal 2002 ad oggi nella formazione estesa al quartetto o quintetto (con Enrico alla tromba), Bob Dusi alla chitarra, Francesco Minotti alla chitarra e voce e infine Sandra Cartolari alla voce per qualche anno dal 2004. La formazione della svolta sonora avviene nel 2014 con Michele Iaia alla batteria e percussioni e Peppe Conte alla chitarra e basso elettrico, due musicisti che hanno ascolti e formazione diversa rispetto a quella di Sam e dei musicisti che fino a quel momento hanno ruotato attorno a lui. La diversità dei nuovi elementi determinerà un sound nuovo, lontano dal gusto retrò dei lavori precedenti . L’occasione di sondare nuove forme di composizione e attitudine ingolosisce Sam che più di tutto teme di rimanere immobile, marchiato a fuoco con un genere e finire nella polvere del revival. Il repertorio col nuovo trio si modifica radicalmente mantenendo intatti alcuni classici del periodo lounge e l’attitudine al funk, alla musica da ballo. La priorità di suonare diversi da tutti diventa la nuova spinta del gruppo, si guarda avanti. Nel 2017 il trio registra il primo disco di canzoni scritte e cantate da Sam (Canzoni a tradimento); nello stesso anno un disco di sonorizzazioni per la Flipper al quale partecipano anche i fiati di Scala e Farnedi (Hammond Unique) da cui per il brano “Milly”, è stato realizzato un video a cartoni animati del regista Luca Fattore (compagno di scuola di sam e collega di lavoro a Londra). Nel 2019 è uscito “Live in Italy”, il primo disco live del Sam Paglia Trio, un lavoro che ben testimonia l’odierna attitudine di questo progetto, questa bella avventura cominciata nel 1996. Sam’s gears: Hammond C3, Minimoog, Rhodes piano, Minibasso Busilacchio, Logan strings, Yamaha DX7. |
PEPPE CONTE: guitar
Chitarrista e polistrumentista studia musica frequentando i seminari estivi del Berklee College of Music, i corsi di perfezionamento presso i seminari senesi di musica jazz e le lezioni private di Lello Panico e Augusto Mancinelli. Collabora in studio di registrazione e suona in tutta Europa con svariate formazioni tra cui: Valentina Monetta (rappresentante di R.S.M. all' Eurovision 2012), Elena Cataneo (San Remo 1999), Stefano Ligi (San Remo 2001), Bruno De Filippi (autore di Tintarella di Luna), Metthew Lee, Gatta Molesta, Revolver, Steve Ferraris, Shirley Bunnie Foy, Lucio Dalla, Sam Paglia, Raphael Gualazzi. Tra i festival più importanti in cui ha suonato ci sono: Leverkusener Jazztage, Nancy Jazz Pulsations, Nimes Jazz Festival, Festival Verdiano, Ingolstadt Jazztage, Jazzfest Aalen, Luglio Suona Bene, Jazz an Touraine, Ravello Festival, Trasimeno Blues, Bolgheri Melody, Imaris Festival 2011, Jazz Up Festival, Esperanzah Festival, Eurovision Song Contest, Jazz a Saint Germain de Près, Wind Music Awards, Jazz sous les Pommiers 2011, Libra Festival, Sconfinando 2011, Django Reinhardt Festival 2011. In veste di Sound Engineer, coautore o musicista ha realizzato il remake dei brani "Love" e "Cheek to cheeck" come sigla per la pubblicità di Scavolini, le musiche per il documentario del regista e produttore Michal Kosakowski (SOWOSEC FILM), il brano "Piani alti" (pubblicato dalla rivista americana Saxophone Journal), la colonna sonora del documentario "Good Morning Africa" (di Chiara Sambuchi distribuito in Germania nei cinema e sulla rete nazionale), i brani "Ice Cold Shower" e "Hold Me Closed" insieme a Matthew Lee e la rivisitazione del brano "Don't stop" dei Fleetwood Mac come TV track dello spot ENI per Raphael Gualazzi con il quale ha collaborato anche negli album "Reality and Fantasy" (Sugar Music) e "Happy Mistake" (Blue Note Records). |
MICHELE IAIA: drums
E’ batterista e produttore. Nasce a Rimini nel 1982, si avvicina molto presto alla batteria iniziando a suonare all’età di nove anni sotto la guida del maestro Paolo Clementi e successivamente di Glauco Oleandri. Nel 2007 vince il Berklee Umbria Jazz Award, premio come Miglior Batterista. Nel 2008 si diploma con il massimo dei voti presso il Music Academy 2000 di Bologna e partecipa a diversi seminari con importanti figure della batteria Jazz internazionale come: Airto Moreira, Dave Weckl, Horacio “El Negro” Hernandez, Dom Famularo e tanti altri.. Inizia l'attività da live performer nel 2008 in un tour italiano del musical “Jesus Christ Superstar” prodotto dalla Compagnia Della Rancia, esibendosi in teatri, auditorium e palazzetti per un totale di 70 spettacoli. Ha suonato e collaborato con importanti figure del jazz: Marco Tamburini, Igor Butman, Aaron Goldberg, Randy Bernsen, Kelly Joyce, Tanya Michelle Smith, Teo Ciavarella, Massimo Morganti, Dario Chiazzolino, Cico Cicognani, Filippo Tirincanti, Roberto Taufic, James Thompson, Carlo Atti, Stefano Bedetti, Simone Zanchini, ecc.. Ha preso parte di tour in Italia ed Inghilterra; è ospite di rassegne e Festival come Porretta Soul, Estatica Festival di Pescara, TerniOn Festival, Urbino Jazz Festival, Umbria Jazz Winter #13 e di rassegne e jazz club in Italia ed Europa. Ha in attivo diversi album tra cui “The Ninth Gig” (2017) registrato insieme a Dario Chiazzolino e Mecco Guidi, che ha raggiunto la seconda posizione nella classifica dei Top Jazz Album di iTunes. Nel 2015 registra il suo primo disco solista dal titolo “A Private Voyage” (AlfaMusic/Egea Records) insieme a Bob Dusi feat. Marco Tamburini, Igor Butman e Marco Pacassoni. Dal 2016 entra a fa parte del quartetto GB Project feat. Simone Zanchini, con cui registra “In The Bloom” (2016) e “Magip” (2018), entrambi pubblicati dall’etichetta Alfa Music e distribuiti da Egea Records. Dal 2018 è batterista e produttore di Calla MC + NSE, progetto che unisce le radici old school del Rap, integrandole ad un sound tipicamente Jazz Funk. Nel 2020 realizza un album Jazz dal titolo “Intelligenze Naturali” di cui è co-produttore e performer insieme al pianista Massimiliano Rocchetta e a Tiziano Negrello al contrabbasso, che ha come special guest il sassofonista statunitense Bob Mintzer. |